Le modalità di recupero pluriennale del disavanzo sono state al centro dei lavori di Arconet; in particolare, nel resoconto della seduta del 22 febbraio scorso della Commissione si legge che, al fine di disciplinare ulteriormente le modalità di recupero del disavanzo, verrà integrato il punto 9.2 del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria.
In attesa dell'approvazione del decreto ministeriale, con cui verrà aggiornato il predetto principio, il legislatore ha inserito nel Decreto "Cura Italia", durante l'iter di conversione, una norma che elimina l'obbligo di destinare il maggior recupero realizzato in un esercizio alla riduzione del disavanzo degli esercizi successivi, al fine di rendere disponibili ulteriori risorse da utilizzare per le esigenze derivanti dall'emergenza Covid-19. In sostanza, gli enti potranno scomputare dal disavanzo già iscritto a bilancio sulle annualità successive, secondo le previsioni del piano originariamente approvato, il maggiore recupero realizzato in un determinato esercizio. La norma in questione richiede, tuttavia, che il maggiore recupero del disavanzo discenda da maggiori entrate e minori spese collegate all'anticipo di attività e azioni programmate, nel piano di rientro, per le annualità successive.
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